Disturbi alimentari: un approfondimento che fa luce su questo argomento spesso dimenticato

È sempre più difficile trattare di problematiche e disturbi psicologici perché spesso nessuno vuole ammettere di avere bisogno di tutto. Questo senso di un’età interessa anche i disturbi alimentari, un argomento su cui conviene far luce per aiutare tutte le persone che ne soffrono.

L’anoressia

Si parla si anoressia per indicare un disturbo alimentari che comporta il digiuno o pasti davvero molto ridotti. Chi ne soffre vuole modificare il suo corpo e vederlo sempre più magro, anche se già lo è, fino all’eccesso. Grazie a un consulto psicologo Roma Prati si possono riconoscere i segni evidenti di un problema di questo tipo: digiuno, pasti saltati, pasti insufficienti e simili.

Chi è anoressico mangia pochissimo e conta i bocconi che fa. Il cibo viene tagliato e spezzettalo in parti sempre più piccole. All’interno del piatto, l’anoressico crea dei mucchietti di cibo e ne consuma solo uno o parte di esso.

Il disagio emotivo che provoca il disturbo nasce della non accettazione di sé e dei cambiamenti corporei che possono essere molti durate il periodo dell’adolescenza.

La bulimia

La bulimia è un altro disturbo alimentare che prevede periodi di digiuno seguiti da abbuffate. Per il senso di colpa di avere mangiato così tanto, chi soffre di bulimia si provoca il vomito.

Segnali tipici che indicano al bulimia possono essere pasti saltati. Inoltre, chi è bulimico nasconde scorte di cibo in camera sua. Lo stesso succede con le carte delle merendine consumate che vengono nascoste in camera.

Provocarsi il vomito è davvero poco sano perché, a lungo andare, la valvola che chiude lo stomaco può danneggiarsi e provocare rigurgito anche dopo esser guariti dal disturbo.

Anche in questo caso, il consulto psicologo Roma Prati evidenzia un problema di autostima e di accettazione di sé nonché un grande vuoto emotivo. Come nel caso precedente, si ah un’immagine distorta di bellezza anche dovuta ai messaggi errati che arrivano dai mass media che influenzano sia le ragazze che i ragazzi, infatti aumentano tali disturbi anche nel sesso maschile.

 

Redazione