Pronto soccorso: come mai è sempre congestionato?

Non è un mistero che oggi le unità di pronto soccorso disseminate su tutto il territorio da nord a sud, nessuna esclusa, sembrino non funzionare come dovrebbero. Ormai non fanno nemmeno più notizia le lunghe attese che si protraggono anche per ore e ore. Ad entrare in gioco, ci sono molti fattori complessi che influenzano il funzionamento del pronto soccorso, prima, e dell’intero sistema sanitario, poi.

Errata percezione della criticità

Tanto per iniziare, occorre dire che moltissimi pazienti che si trovano in pronto soccorso in realtà non hanno alcun urgente bisogno. Vale a dire che potrebbero benissimo farsi visitare dal medico curante. Il pronto soccorso è congestionato da persone che non hanno una emergenza vera ma che hanno problematiche poco gravi. pe tale ragione, si accumulano i pazienti e i tempi di attesa si allungano, anche per chi presenta condizioni più gravi e serie.

Tante volte succede che anche le ambulanze del servizi pubblico ricevano chiamate non urgenti. Occorre discernere quelle che sono situazioni gravi che richiedono immediato aiuto e quelle che invece possono essere gestite in altro modo. Un’ambulanza del servizio sanitario nazionale devono restare libere per poter intervenire in situazioni di vera emergenza. Quando non c’è alcuna emergenza, è sufficiente prenotare un servizio di ambulanze private a Napoli che torna utile, ad esempio, quando occorre recarsi in clinica per la dialisi, per la radioterapia, per la fisioterapia e simili.

Errata gestione delle risorse

Anzitutto, un pronto soccorso può trovarsi in difficoltà nel momento in cui il personale viene gestito in maniera errata e inadeguata. In alcune strutture ospedaliere, la gestione del personale può essere particolarmente carente. Se si vuole gestire il flusso degli arrivi in modo efficiente, occorre quindi avere un’organizzazione del personale altrettanto efficiente.

Problemi strutturali

Infine, diverse strutture di pronto soccorso spesso non sono in grado di gestire un grande afflusso di pazienti perché la struttura non è adeguata. Ritardi e congestioni possono essere legate anche a un ambiente inadatto che non viene rivisto e adattato ormai da decenni.

Redazione