Come diventare imprenditore senza soldi

Anche se risulta logico pensare che per diventare imprenditore sia necessario disporre di molti soldi, non è del tutto vero: precisiamo meglio, avere molti soldi da investire, soprattutto nella fase iniziale, è molto utile per dare l’avvio al proprio business ma non è l’unica cosa necessaria.

Si può infatti diventare degli imprenditori senza soldi, perseguendo altre strategie per raggiungere tale obiettivo e fornendosi di altre risorse fondamentali: preparazione, conoscenze, motivazione. Unendo queste tre cose a una buona idea imprenditoriale, avete delle buone chances di raggiungere il successo.

Preparazione

Se volete fare gli imprenditori e non avete soldi, partite dal presupposto che lo studio e la preparazione saranno ancora più necessari. In genere a fornire le conoscenze necessarie sono soprattutto le facoltà di economia e commercio e i master rivolti al management aziendale, ma anche le esperienze sul campo sono fondamentali. Prima di diventare CEO del Gruppo Pirelli, Marco Tronchetti Provera ha fatto la sua gavetta, laureandosi alla Bocconi e poi partendo per un’esperienza formativa all’estero, dove ha lavorato in una società di logistica. Arricchito da tale esperienza è rientrato in Italia e ha fondato la sua prima società di logistica, la Sogemar, l’ha fatta funzionare e poi l’ha venduta, e ha utilizzato il ricavato per scalare la dirigenza di Camfin e quindi giungere in Pirelli con le giuste competenze e un buon capitale.

Conoscenze, comunicazione e business plan

Per avere successo come imprenditori i casi sono due: o fondate una vostra compagnia, o diventate imprenditori inserendovi in compagnie di altri già avviate, scalandone piano piano i quadri dirigenziali grazie alle vostre capacità di leadership.

Risulta interessane il caso di Howard Schultz, ex CEO di Starbucks: dopo che Starbucks ha respinto la sua idea imprenditoriale di creare una rete di caffetterie in stile italiano, con un rapporto più diretto tra cliente e barista, ha deciso di perseguire la sua idea in proprio, recuperando i fondi necessari per fondare il suo esercizio “Il Giornale”. Dopo due anni di attività ha potuto usare i soldi ricavati per acquisire Starbucks diventandone l’Amministratore Delegato.

È evidente quindi che se volete lanciare una vostra attività senza soldi, non basta avere una buona idea. Questa idea infatti deve essere ben pensata e strutturata, in modo che possiate presentarla ad altri e convincerli del suo valore e del suo potenziale.

Questo significa che dovete buttare giù un business plan dettagliato, che non solo spieghi la vostra idea imprenditoriale, ma che la monetizzi, facendo capire ai vostri interlocutori e potenziali finanziatori la convenienza reciproca di un investimento. Perché se voi siete senza soldi, qualcuno ce li dovrà mettere, per cui diventano molto importanti le conoscenze, e la capacità di comunicare il proprio business per procurarsi quelle più efficaci.

Se non frequentate gli ambienti dell’alta finanza, potete comunque chiedere un parere ai vostri conoscenti e amici già inseriti nell’ambito dell’imprenditoria, per capire se conoscono qualcuno o se possono aiutarvi a trovare un canale di vendita utile per il vostro scopo.

Starà poi a voi, una volta elaborato il vostro business plan, saperlo raccontare e comunicare in modo accattivante, avvalendovi anche dei mezzi tecnologici e social. Un buon sito web può essere un buon inizio, ma la rete può offrirvi altre risorse per trovare delle forme di finanziamento alternativo, per esempio le piattaforme di crowdfunding. Se la vostra idea è effettivamente buona e sarete in grado di comunicarla agli altri, magari questa può essere una soluzione per farla conoscere e raccogliere un piccolo capitale iniziale per farla decollare. Un esempio lampante all’italiana è dato da una startup di giovani imprenditori milanesi, che grazie alla piattaforma Kickstarter ha potuto lanciare la sua innovativa macchina per il caffè a induzione elettromagnetica, chiamata “La Fenice”.

Motivazione

Chiaramente diventare imprenditori senza soldi non è una passeggiata e dovete credere molto nel vostro progetto per non scoraggiarvi ai primi rifiuti e alle prime difficoltà. Soprattutto i possibili finanziatori o investitori, non sempre saranno capaci di vedere il vostro business con gli stessi occhi con cui lo vedete voi, per cui dovete anche essere pronti a ricevere una serie di rifiuti. Sembra infatti che anche Walt Disney abbia ricevuto diverse critiche sul suo lavoro e molti rifiuti di finanziamento nel tentativo di lanciare la sua Walt Disney Company: questo tuttavia non lo ha fermato e oggi la sua società è diventata una multinazionale e un vero e proprio colosso nel campo dell’animazione e della produzione cinematografica.

L’importante è non scoraggiarsi e prendere questi fallimenti come uno stimolo a fare meglio: magari la vostra idea imprenditoriale non risulta convincente perché gli step operativi del business plan sono troppo aleatori, o perché non si capiscono le tempistiche entro cui inizieranno a vedersi gli utili, o perché la vostra campagna di comunicazione non è abbastanza efficace o accattivante.

Quale che sia il motivo, prendete le critiche come degli spunti e lavorate sul modo per migliorare i punti deboli del vostro progetto, magari facendovi aiutare da chi ha più esperienza e competenze di voi. È vero che a fare tutto da soli si risparmia, ma a volte rivolgersi agli specialisti permette di ottenere un risultato migliore.

Redazione