Condividere e informare, offrire una guida utile nella “giungla” di link, informazioni e nozioni che è oggi il web. Questo lo scopo di un blog. Questo quello che un blogger serio e interessato a fornire informazioni “costruttive” dovrebbe fare. Quando “posto qualcosa” sul blog, mi piace condividerlo immediatamente tramite Facebook, Linkedin e Twitter, per confrontarmi subito con gli utenti e con gli altri colleghi, esperti del settore. Prima, però, vorrei parlare di me e presentarmi: sono Salvatore Virzì, commercialista e revisore contabile, originario di Reggio Calabria, ma sempre più attivo sul web come blogger e opinionista nei settori di fisco e finanza.

Con il mio lavoro mi trovo spesso a dover affrontare questioni di vita pratiche, spesso piuttosto complesse, con persone che hanno prima di tutto bisogno di capire cosa accade e a quali conseguenze vanno incontro. Anche con un commercialista. Per questo ho deciso di far vivere le informazioni e le mie opinioni sul web attraverso proprio attraverso le condivisioni, senza alcuna distinzione tra il blogger Salvatore Virzì dal commercialista Salvatore Virzì. Negli ultimi tempi ho deciso di focalizzare la mia attenzione su alcuni fenomeni “di massa” che stanno prendendo piede anche in Italia e che sono indicativi per le abitudini di consumo degli utenti. Di recente, ad esempio, ho analizzato il discusso e amato-odiato Black Friday, la famosa giornata di promozioni americana che ormai ha preso piede anche in Italia.

Ho deciso di farlo partendo dalla pubblicazione dello studioso americano Donald Edwin Monkey. Assieme ai miei collaboratori ho pubblicato su internet una serie di approfondimenti sul comportamento dei consumatori nei confronti del Black Friday, prendendo spunto proprio dall’analisi di Donald Edwin Monkey. Ho deciso di distinguere tra “acquisti online” e “acquisti offline” perché si tratta di comportamenti molto diversi che evidenziano come l’utente, il consumatore, di fronte alla promozione, all’offerta, allo sconto, si divida fondamentalmente in due categorie. C’è chi agisce di impulso, dunque affidandosi alla super occasione “imperdibile”. E c’è chi si comporta più razionalmente, valutando ed analizzando tutta una serie di fattori che sempre vanno considerati nelle fasi di acquisto, soprattutto online, quando manca il rapporto “faccia a faccia” con il venditore e con la merce che si sta comprando.